martedì 10 marzo 2009

Viaggi/o

Certo, è un po' così: se da quelle parti sei nato, se vivi lontano da ormai quasi dieci anni, se hai lentamente e faticosamente recuperato il senso delle tue radici, beh questo libretto ti stende.
Inoltre, non avendo mai letto prima Ferracuti ho anche scoperto un autore, oltre che un fantastico raccontatore di questo mondo, piccolo ed antico e appartato: ché è sempre magico trovare qualcuno che riesce a mettere ordine nei tuoi stessi sentimenti rispetto alla terra dove sei nato e lungamente vissuto.
E quei sentimenti prendono persino un senso diverso e più completo, se li vedi spaginati così bene sotto i tuoi occhi, se leggi cose che, ti rendi conto adesso, avresti potuto dire tu e ti nutri di emozioni scritte (e raccontate) che sono le tue. Un fantasmagorico gioco di specchi dove il riflesso non sei tu ma la tua anima, la tua esistenza nel luogo.

Insomma, mi ha stracciato il cor.

Consigliabile moltissimo anche a chi quelle terre non le conosce affatto e vorrebbe avere un approccio, un primo contatto, una pennellata piena: addirittura, come sempre nei libretti di questa serie, ottimi consigli per itinerari (mica turismo) da seguire e molte curiosità da togliersi anche per chi (credeva!) le conosceva già, le terre picene. Plurali. Lucenti.
E sibilline.

6 commenti:

  1. Ne ho una conoscenza -ahimè- da turista vacanziero, ma trovo che sia una terra civilissima e molto ospitale, oltre che davvero bella. Ma il libro, qual è?
    Così, magari, prima di tornarci me lo leggo ;-)

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  2. volevo scrivere la stessa cosa...titolo????

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  3. Scusa, non avevo visto il link (e il titolo) !

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  4. @LGO scusa tu, il link me l'ero dimenticato... l'ho aggiunto dopo. :-)

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  5. belli i libri di viaggio, lo prenderò, quella è una zona che amo molto

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  6. leggerollo presto anch'io...

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